Il Biochar è un composto organico che si origina dalla biomassa che subisce un processo termico con temperature comprese tra i 300 ed i 1000 °C in
assenza totale di ossigeno.
Tale trattamento è definito pirolisi, un processo di degradazione termica che consente di ottenere un materiale di colore nero ricco di carbonio
e dall’aspetto molto simile al carbone a grana molto fine.
La parola Biochar è un neologismo che unisce le parole bio (dal greco, vita) e char (dall’inglese, carbone), mentre per biomassa si intende una
frazione biodegradabile di diversa natura, ma comunemente caratterizzata da una matrice di tipo organico, prodotta quindi da organismi viventi
come vegetali e animali. Le biomasse possono essere un’importante risorsa energetica rinnovabile molto versatile in grado di diminuire la dipendenza
dalle importazioni di combustibili fossili e nel contempo ridurre la produzione di CO2.
Il Biochar è un composto organico che si origina dalla biomassa che subisce un processo termico con temperature comprese tra i 300 ed i 1000 °C in
assenza totale di ossigeno.Rossella Piscopo
La biomassa di partenza rappresenta un protagonista importante per determinare le proprietà finali del Biochar, infatti, può essere ricavato
dalla biomassa organica di diversa origine come corteccia di alberi, residui colturali come scarti di potatura oppure scarti dell’agroindustria
come gusci di frutta secca o addirittura da rifiuti organici come scarti della lavorazione dell’olio di oliva. Materiali di diversa natura
produrranno un biochar differente con caratteristiche chimiche differenti.
Il Biochar risulta essere un ottimo ammendante quindi è in grado di migliorare la produttività del suolo, in particolare per i terreni degradati
poichè è caratterizzato da una elevata quantità di carbonio e di altri componenti necessario per la nutrizione delle piante tra cui azoto,
potassio e fosforo.
L’ammendante è una sostanza che ha caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e meccaniche che migliorano la qualità del terreno
contrastando la perdita di fertilità dei suoli agricoli, problema che negli ultimi anni si fa sempre più sentire, in quanto le ripetute
lavorazioni del suolo e altri fattori, anche ambientali, hanno portato ad un impoverimento della sostanza organica e quindi di conseguenza
un depauperamento dello stesso.
